Trova un angolo del giardino dove ti senti tranquillo e siediti. Fai una pausa, donati un po’ di tempo per stare semplicemente qui, dove ti trovi ora, per entrare in contatto col tuo intimo e con ciò che ti circonda.
Inizia col fare qualche respiro profondo, lasciando andare i pensieri che ingombrano la tua mente...
Porta la tua attenzione al tuo corpo nello spazio, al bacino, alle gambe e ai piedi nel loro contatto con la terra, immensa, sotto di te, Madre Terra che ti offre il suo sostegno... Espandi la tua attenzione al torace... alle braccia... alle spalle... alla testa... Se senti qualche tensione falla scendere, come se la volessi cedere alla terra che ti sta sostenendo. Porta la tua attenzione all’aria che sfiora il tuo viso, la pelle, i capelli...
Ora espandi la tua consapevolezza alla vista, a ciò che vedi intorno a te, guarda forme e colori con curiosità, meraviglia, come se li vedessi per la prima volta...
Porta la tua attenzione agli odori, osserva se sono forti o deboli, piacevoli o meno piacevoli...
La tua consapevolezza ora è sui suoni intorno a te: osserva se sono forti o deboli, vicini o più lontani... Osserva come vengono e vanno... Porta attenzione anche ai rumori dentro di te...
Qui, ora, immerso nel fluire della vita, prendi consapevolezza della profonda interconnessione tra te e ciò che ti circonda... apriti a un sentimento di gratitudine per l’abbondanza di vita, la bellezza in cui sei immerso. Gratitudine anche verso il tuo corpo, che ti ha permesso questa esperienza.
Prenditi ora un momento per ascoltare come ti senti ora.
PAROLA DEL SIGNORE, DIO DI ISRAELE:
“IO STESSO, IO STESSO TI SEDURRÒ,
TI CONDURRÒ NEL DESERTO
E LÀ PARLERÒ AL TUO CUORE
(OSEA 2, 16)
Calmo è l’albero che si erge,
calmo è il fiore che muore,
calma l’erba che spunta.
Il marcire della terra non conosce vendetta,
vive con il sogno di un giorno,
ancora un giorno.
Ogni nostro trasformarci in humus
è una scelta di amore.
Incontro Cristo giardiniere
che custodisce e coltiva,
che veste i gigli dei campi
per tutti gli svestiti cacciati dall’Eden
e a ogni piccolo germoglio dà un nome.
Incontro Maria che profuma e resiste,
come i pistilli del fiore che attendono il polline.
Lascia scorrere i tuoi pensieri, attendi con fiducia.
La primavera è ormai qui.
(liberamente tratta da Luigi Verdi)
