LA LUNA NELLA BIBBIA

È noto che secondo gli autori biblici la Terra sta al centro di tutto, anche se in realtà questa centralità è un modo concreto per far capire che l’uomo ha una responsabilità enorme nei confronti di tutto il creato. Ma chi ha scritto i libri biblici alzava spesso gli occhi al cielo e guardava con stupore alla luna, il più vicino di quelli che genericamente erano considerati come «astri», stelle.
Molto spesso, infatti, la luna viene citata insieme alle stelle, come quando il libro del Deuteronomio ricorda che non ci si deve inginocchiare davanti ai corpi celesti, perché sono parte del Creato e non divinità da adorare. E i libri sapienziali come i Salmi o Siracide non di rado accostano la luna al sole, sottolineando che essi sono complementari: la nostra stella principale segna le giornate, le albe e i tramonti, mentre la luna segna lo scorrere dei mesi e quindi del calendario (che nell’antichità era basato proprio sui cicli lunari).
Per la prima volta la luna, che viene citata poi altre 54 volte nella Bibbia, compare al capitolo 37 del libro della Genesi, quando Giuseppe, figlio di Giacobbe, racconta la parte di un sogno: il sole, la luna e undici stelle si prostravano davanti a lui. La luna rappresenta la madre di Giuseppe, il sole è il padre e le stelle gli undici fratelli.
Dietro a questa interpretazione c’è l’idea che il satellite notturno è complementare al sole: come il sole illumina il giorno, la luna splende durante la notte. In questo modo essa ci ricorda che la creazione è sempre un dialogo a più voci, un tessuto prezioso in cui nulla è completo a sé ma tutto ha bisogno di vivere in relazione con la realtà circostante, proprio come il marito vive in relazione con la moglie. Ogni astro, ricorda anche san Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi, è diverso dall’altro, ognuno risplende in modo diverso: ognuno di noi, insomma, è unico e irripetibile proprio come le stelle. Ma nessuno degli astri, per quanto bello e luminoso, nota ancora il profeta Baruc, è superiore a Dio. Ma tutti ci ricordano ogni giorno di dire grazie al creatore per la meraviglia che ci ha donato nel Creato».

 

LA LUNA NELL’ARTE SACRA

Tra i simboli ricorrenti nelle nostre chiese uno dei più famigliari è senz’ombra di dubbio la luna che, collocata sotto la Vergine Maria, campeggia indisturbata in mille affreschi, o statue o mosaici. L’astro argenteo che brilla di luce riflessa e non propria, era considerato già nella tradizione ebraica simbolo del popolo di Dio, chiamato ad illuminare il mondo offrendo il riflesso della luce purissima del Creatore. Nell’Apocalisse, la Chiesa è presentata come una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e una corona di dodici stelle. Ben presto il sensus fidei del popolo di Dio ha riletto il simbolo alla luce del mistero della Vergine Maria, andando a influenzare tutta l’iconografia legata alla Madonna. Tuttavia, guardando a questo simbolo mariano, difficilmente si nota un fatto particolare: non sempre la luna si trova nella medesima posizione. Nella Vergine di Guadalupe, come in altre immagini, la luna è calante, (gobba rivolta verso il basso) segno della purezza della Vergine che contrasta l’impero delle tenebre e sconfigge le resistenze a Dio; la si trova perciò nei dipinti devozionali, che rendono omaggio alla Madonna. In altre opere invece la luna è crescente (gobba rivolta verso l’alto) e indica il trionfo di Cristo sul male e sulla morte. Si tratta normalmente di pale d’altare poiché, durante la celebrazione eucaristica all’elevazione dell’ostia, l’astro veniva a significare l’irraggiamento della stessa.

 

LE STELLE NELLA BIBBIA

Nel racconto biblico della creazione, il quarto giorno, si dice: “Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno, la luce minore per regolare la notte, e le stelle” (Gn 1, 16).
Nella Genesi, gli astri spesso considerati divinità da altre religioni, sono solamente luci per illuminare i due momenti di una giornata.

Le stesse luci indicate nella Genesi, guideranno Abramo verso la Terra Promessa, e ne “illumineranno il cammino”.
Ad Abramo venne promessa da Dio una discendenza numerosa come le stelle, tanto da non riuscire a contarle, infatti per questo motivo viene identificato come “il padre di tutti i credenti” (Gn 15, 5).

Un’altra figura biblica molto importante è il Re Davide, nome che significa “L’Amato”. È importante nell’Ebraismo, dove è un grande re del popolo di Israele; nell’Islam, dove lo si considera un profeta; nel Cristianesimo dove è colui dal quale discenderà Gesù. Egli fu Re di Giuda e di Israele, ed è molto noto anche per la “Stella di David”. Questa Stella è il simbolo dell’Ebraismo insieme alla Menorah (il candelabro a sette braccia). È formata dalle due lettere principali del nome “Davide”, la D, che in ebraico antico somigliava ad un triangolo. Sovrapponendo le due lettere D si ottenne l’attuale simbolo. Star of Davidsvg

Questa stella ebbe vari ruoli: è presente nelle sinagoghe, sulla bandiera d’Israele e, purtroppo, fu il simbolo della emarginazione degli ebrei durante la Shoah.

Nella tradizione cristiana, i Magi vennero guidati da una congiunzione di stelle verso il Messia atteso dal popolo ebraico. Oggi, viene identificata come una “stella cometa”: questo termine non è corretto, poiché le stelle e le comete sono due corpi celesti completamente diversi. Nei vangeli però, non viene nominata la parola “cometa”, bensì la parola “stella”.

Secondo i credenti, la stella sarebbe la “luce del cammino” e la “guida del credente”, e la vera luce si troverebbe in Gesù, e non nelle stelle o negli altri astri. Gesù infatti ha detto: “Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà luce nella vita” (Gv 8, 12).

Nell’Apocalisse la donna perseguitata dal Drago <<vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle>> (21,1)  è figura della Chiesa. Nella tradizione è anche immagine di Maria, che della Chiesa è Madre e Regina .

L’Apocalisse spiega infine che la Gerusalemme celeste <<non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello>> (21,23).

 

 

 

[Torna indietro]

 

Pin It

 

       

Prossimi appuntamenti

Letture e Liturgia

Cerca nella Bibbia

Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:
Giovedì, 19 Settembre 2024

Chi è online

Abbiamo 740 visitatori e nessun utente online

Contatore Visite

2288223
Oggi631
Ieri648
Questa Settimana3064
Questo Mese20092
Totale2288223