RACCONTO: LA PREDICA AGLI UCCELLI DI SAN FRANCESCO
(...) Francesco giunse in un luogo fra Cannario e Bevagno. E procedendo con grande fervore, alzò gli occhi e vide molti alberi ai lati della strada, e su quelli un’infinita moltitudine di uccelli, al punto che Francesco si meravigliò e disse ai suoi compagni: – Voi mi aspetterete qui, sulla strada, mentre io vado a predicare ai miei fratelli uccelli.
Ed entrato nel campo, cominciò a predicare agli uccelli che erano a terra. E subito, quelli che stavano sugli alberi vennero a lui, e tutti insieme stettero immobili, finchè Francesco non ebbe finito di predicare. E dopo che ebbe terminato, quelli non se ne vollero andare, fino a che egli non ebbe dato la sua benedizione. E come riferirono poi frate Masseo e frate Iacopo da Massa, nessuno si muoveva mentre Francesco, andando tra di essi, con la cappa e con le mani li poteva toccare. La sostanza della predica di Francesco fu questa: – Sorelle e fratelli miei, voi siete molto cari a Dio, vostro creatore, e continuamente lo dovete ringraziare sempre e in ogni luogo, perché Egli vi ha equipaggiato con abbondante piumaggio, e vi ha dato la libertà di poter andare in ogni luogo, ed un tempo custodì il seme di voi nell’arca di Noè, perché la vostra specie non scomparisse nel mondo. Lo dovete inoltre ringraziare per il cielo, che egli ha riservato per voi. Oltre a ciò, voi non seminate né mietete, e Dio non vi fa mancare il nutrimento, né i fiumi e le fonti che vi danno l’acqua da bere, e vi dà monti e valli come vostro rifugio, e alberi alti per fare i vostri nidi. E benché non sappiate né tessere né cucire, Dio veste voi, ed i vostri piccoli. Vedete dunque quanto il vostro creatore vi ama, poiché vi dà così tanti benefici; ma state in guardia fratelli miei dal peccato dell’ingratitudine, ed operate sempre in modo da lodare Dio.
E mentre san Francesco diceva loro queste parole, essi cominciarono ad aprire i loro becchi, a stendere il collo, ad aprire le ali, inchinando il capo in segno di riverenza, e con atti e con canti dimostravano come le parole di Francesco davano loro una grande gioia. E con essi san Francesco si rallegrava e gioiva, e si meravigliava molto di così grande moltitudine di uccelli, e della loro bellissima varietà, e della loro attenzione e familiarità; e per questo gli uccelli devotamente, secondo loro modi, parevano lodare il Creatore..
Infine, terminata la predica, san Francesco li benedisse facendo il segno della croce e diede ad essi il permesso di partire. Allora tutti gli uccelli in schiera con canti meravigliosi, si levarono in cielo . E si divisero in quattro parti, seguendo le direzioni del segno della croce che san Francesco aveva tracciato sopra di essi: ed una parte volò ad oriente, l’altra ad occidente, la terza verso meridione, la quarta verso settentrione; e ciascuno stormo andava cantando meravigliosamente (...).