Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.


Sii lodato, o mio Signore, per sorella luna e le stelle;
in cielo le hai create, chiare, preziose e belle.

 

 

 

Fin dai tempi più antichi la luna ha svolto una funzione rilevante nella vita umana. Fra tutti i corpi celesti la luna è quello che simboleggia l’esistenza dell’uomo. La luna nasce, cresce, languisce e infine muore. Perciò, la si è vista strettamente connessa con la fertilità, la crescita e la morte.

E’ simbolo di fluttuazione e di mutamento di ciclo della vita e cambiamenti attraverso cui noi passiamo dal concepimento alla morte.

Quello che piace di più della luna è che noi possiamo guardarla come si guarda una faccia umana (così non è per il sole).

La luna riceve luce dal sole e la riflette con splendore attenuato. Come la luna riflettiamo la luce di un Altro, a volte di più, altre volte meno.

È straordinaria poi la vista delle stelle nel cielo notturno; come pure ci fa rimanere a bocca aperta la conoscenza che l’astronomia ci ha trasmesso sulla loro origine, l’età, la distanza e la luminosità. Le stelle sono punto di riferimento anche per i marinai, ci permettono di orientarci. Nel buio, quando tutto sembra non chiaro e spaventoso, c’è un punto di luce nell’immensità, nell’infinito che illumina la notte.

Senza una certa potenza immaginativa è difficile afferrare la bellezza delle impressionanti distanze del nostro universo ed il nostro essere infinitesimamente piccoli.

 

 

 

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