Una importante iniziativa che la parrocchia conduce avanti ormai da sette anni è quella del “cammino catecumenale” cioè nuovo catechismo che, tra le altre cose, coinvolge maggiormente le famiglie dei bambini e ragazzi. Il vescovo ha ascoltato con grande interesse le intense testimonianze di catechisti e di genitori presenti e ne ha tratto, se c’era bisogno, ulteriore motivo di ammirazione sia per l’impegno dei catechisti, sia soprattutto per la partecipazione fattiva della grande maggioranza dei genitori e della comunità parrocchiale. Ha pure avuto parole di paterno richiamo ad una forte attenzione alla sacralità della celebrazione della Messa festiva, pur ammirando il nostro sforzo di coinvolgere sempre più i ragazzi ed i bambini.
Una sua seconda visita il vescovo l’ha dedicata ai ragazzi dell’ultimo anno di catecumenato, candidati alla Cresima e Comunione del 1 Maggio.
Con essi ha condiviso una simpatica cenetta di convivialità e, a seguire, una vivace conversazione sul valore della Messa di Cresima e Prima Comunione; subito dopo ha incontrato tutti i genitori degli stessi ragazzi, riportando una positiva impressione della serata trascorsa in parrocchia. Riportiamo qui di seguito “stralci” di una lettera aperta inviata al Vescovo da un gruppo di Catechisti e genitori dopo quest’incontro.

Carissimo Vescovo Carlo,
grazie per la serata trascorsa insieme martedì 22. E’ stato molto bello averLa tra di noi come momento culminante di un percorso di catecumenato che ha visto protagonisti insieme i ragazzi, i genitori, i catechisti, il nostro carissimo parroco Don Felice e tutta la nostra comunità parrocchiale educante.
La sua presenza e la sua catechesi hanno permesso a noi genitori di dare un senso speciale allo sforzo educativo: la speranza che non delude ha raggiunto
i nostri cuori. Il nuovo percorso di catecumenato è stato da noi genitori-catechisti accolto prima con un po di titubanza e poi con fiducia, nella consapevolezza che l’Eucarestia è il culmine del cammino cristiano. Strada facendo è apparso evidente che dedicare più tempo alla conoscenza reciproca, alla comunione spirituale, alla condivisione con il cammino di tutta la comunità fosse un seme ben innaffiato e lasciato maturare.
Per contro si è allungato il periodo di attesa in cui si sono inevitabilmente fatti i confronti con altri cammini. “ Lasciate senza Eucaristia i vostri figli fino a quell’età? ” ci è stato chiesto... Il mettere con Lei a fuoco il momento delicato che stanno attraversando i nostri ragazzi preadolescenti (11-12 anni) ci ha fatto comprendere che questo periodo di “metamorfosi” è allo stesso tempo, un momento di grande propulsione verso l’autonomia, verso la crescita umana all’età adulta e ci siamo resi conto di quanto bisogno avvertano i nostri ragazzi del sostegno spirituale. Grazie allora per questa particolare vicinanza nell’anno pastorale da Lei voluto sul tema “E’ il Signore!” Affidiamo a Maria, fonte di ogni speranza, i nostri figli, eredi di una nuova umanità.
Con particolare affetto e stima.

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