Ma quanta vita c’è in quell’ultima cena di Gesù che abbraccia tutta la storia di Israele, e prepara gli apostoli ad un futuro dove Lui si manifesterà attraverso la loro parola e la loro vita, fino al banchetto alla fine dei tempi!
Quanta vita c’è in quel benedire, condividere, identificarsi con il pane e il vino, segni di un modo nuovo di esistere nella prospettiva del dono!
Quanta vita c’è nel chinarsi per lavare i piedi ai 12, come se il servizio non fosse solo un gesto di bontà, ma uno stile che rivela il volto di Dio che si è fatto uomo per servirci e ci rende più felici, perchè più umani!
Si impara sempre nella vita e si può imparare anche stando seduti a tavola.
Quando ricominceremo a trovarci, a invitarci, a condividere il cibo con gli amici, in famiglia o in qualche festa domandiamoci: quale passato abbiamo condiviso? Quali ricordi, fatiche e gioie abbiamo in comune?
Per quale futuro ci stiamo impegnando? Quali valori mettiamo come fondamento?
E sarà tutto molto più bello, intenso, profondo…e potremo dire è andato tutto diversamente bene!
Buon Triduo Pasquale a tutti.