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“Affidiamoci alla Parola”

Con questo saluto Papa Francesco ha concluso una sua recente splendida lettera ai cristiani, che pubblichiamo di seguito. Per questo la nostra parrocchia sceglie “La Parola di Dio”, come linea di fondo per il nuovo Anno Pastorale ‘17-’18 ; vorremmo cioè seguire un cammino di riscoperta delle nostre vere radici esistenziali, quelle donate a noi da Dio che continua a “parlarci per mezzo di Gesù”.

Miei cari amici,
se vedeste la mia Bibbia, forse non vi farebbe una grande impressione: e questa sarebbe la Bibbia del Papa? Un vecchio libro tutto consumato! Potreste regalarmene una nuova, una da mille euro, ma non la vorrei. Amo la mia vecchia Bibbia, che mi accompagna da una vita. È stata testimone della mia gioia, ed è stata rigata dalle mie lacrime. Per me è un tesoro inestimabile. Vivo a partire da questa Bibbia. Non la darei via per nulla al mondo. Voglio dirvi una cosa: oggi ci sono più cristiani perseguitati che all’epoca delle origini della Chiesa. E perché vengono perseguitati? Perché portano una croce e rendono testimonianza a Gesù. Vengono condannati perché posseggono una Bibbia. La Bibbia quindi è un libro estremamente pericoloso. Così pericoloso che in alcuni Paesi possederne una equivale a nascondere delle bombe a mano nell’armadio. Un non cristiano, Mahatma Gandhi, una volta ha detto: «A voi cristiani è affidato un testo che ha in sé una quantità di dinamite sufficiente da far esplodere in mille pezzi la civiltà tutta intera, da mettere sottosopra il mondo e portare la pace in un pianeta devastato dalla guerra. Lo trattate però come se fosse semplicemente un’opera letteraria, niente di più». Attraverso la Parola di Dio la Luce è giunta nel mondo. E non si spegnerà più. Nella Evangelii Gaudium (175) ho detto: «Noi non cerchiamo
brancolando nel buio, né dobbiamo attendere che Dio ci rivolga la parola, perché realmente “Dio ha parlato, non è più il grande sconosciuto, ma ha mostrato se stesso”. Accogliamo il sublime tesoro della Parola rivelata». Quindi voi tenete in mano qualcosa di divino: un libro che brucia come il fuoco! Un libro attraverso cui Dio parla. E quindi ricordatevi: la Bibbia non esiste per essere messa sullo scaffale, ma per essere presa in mano, per leggerla spesso, ogni giorno, da soli o in compagnia. Perché non leggete insieme la Bibbia, in due, o tre, o quattro? Fuori, all’aperto, nel bosco, sulla spiaggia, di sera, a lume di candela ... Farete un’esperienza travolgente! O avete paura di fare una figuraccia, se fate una proposta del genere? Leggetela con attenzione! Non rimanete in superficie come fate con un fumetto! Non bisogna mai dare solo un’occhiata alla Parola del Signore! Domandatevi: «Che cosa dice al mio cuore? Dio mi parla attraverso queste parole? Mi tocca nel profondo del mio desiderio? Che cosa devo fare?». Solo in questo modo la Parola di Dio può diffondersi. Solo così la nostra vita può cambiare, può diventare grande e bella. Voglio dirvi come leggo la mia vecchia Bibbia. Spesso la prendo, la leggo un po’, poi la metto via e mi lascio guardare da Dio. Non sono io a guardare il Signore, ma Lui mi guarda. Lui è presente. Mi lascio osservare da Lui. E avverto - non è sentimentalismo - avverto profondamente quello che il Signore mi dice. Qualche volta non parla. Allora non sento niente, solo vuoto, vuoto, vuoto ... Ma rimango paziente, e attendo. Leggo e prego. Prego seduto, perché mi fa male inginocchiarmi. Qualche volta mi addormento pregando. Ma non fa niente. Sono come un figlio presso il Padre; e questo è l’importante. Volete farmi contento? Leggete la Bibbia!
Vostro Papa Francesco

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