Pasqua 2017. La lettera del Parroco, don Felice
Carissimi,
Questa Pasqua del 2017, anno pastorale dedicato dal Vescovo Carlo, (ora col titolo di “Emerito”) alla riflessione su “La Parrocchia, casa di Dio: casa dell’uomo”, porta con se due grandi Doni pasquali.
Il primo ci arriva direttamente dal Papa ed è l’Elezione del nuovo Vescovo, di nome Ovidio. Il secondo ci viene addirittura dalla Madonna, cioè il Centenario delle Apparizioni di Fatima, cui la nostra parrocchia è particolarmente legata. Pertanto in questa mia lettera che, come di consueto apre il nostro Notiziario periodico, mi soffermerò brevemente sulle cose che dovrebbero farci... “contenti come una Pasqua”, così dicevamo noi vecchi. La Gioia è già garantita per chi riesce a “leggere” la Pasqua di Cristo e nostra con l’occhio della Fede che è capace di farci passare dalla Passione alla Risurrezione; ma è garantita anche a chi con cuore sincero cerca Dio. La nostra Parrocchia, come ben potrete leggere e vedere, offre a tutti spunti di riflessione e momenti celebrativi che ci aiutano a camminare su questa strada. Anzi, non soltanto offre, ma invita tutti con insistente amore a lasciarsi catturare dalla “Speranza Pasquale” ; altrimenti rischieremmo di lasciarci soffocare dalle brutte situazioni e notizie da cui siamo circondati.
Di un’ altra cosa bella parleremo, quale la possibile visita dei nostri indimenticati amici sacerdoti venezuelani, Don Elieser e Don Alexis, prevista per il mese di Giugno, sperando che riescano ad uscire da quello che potremmo definire “il dramma venezuelano”.
Vorrei però far concludere questa mia lettera riportando il brano con cui il Vescovo Carlo Mazza termina la sua Lettera Pastorale, cui abbiamo fatto cenno e che per molti, me compreso, è come un anticipato saluto del suo addio. Eccola:
“Nel mentre lavoravo attorno a questa Lettera Pastorale dedicata alla “Parrocchia. Casa di Dio. Casa dell’uomo”, Vi assicuro che avevo davanti a me tutte le parrocchie della Diocesi, i sacerdoti che consumano la loro vita per il bene delle anime, tutte le case e le famiglie che le abitano. Con amore di padre e di fratello mi sono soffermato su ognuna di esse e ho pregato, benedicendo una a una. Ora, al termine della stesura, mi sia consentito ringraziare tutti i sacerdoti, i diaconi, i membri della Vita Consacrata per il loro servizio generoso e zelante svolto con dedizione nelle nostre parrocchie: solo il Signore saprà ricompensarli! Conceda loro ogni bene spirituale e la tenerezza del cuore. La Vergine Maria, madre di misericordia e di ogni grazia, accompagni le nostre parrocchie nella sequela di Gesù Cristo, le preservi dal maligno, le conduca beate alla porta del cielo”. Mons. Carlo Mazza, “La Parrocchia. Casa di Dio. Casa dell’uomo.” n71 |