Questa conclusione è emersa dalle scelte dei vari “Referenti delle squadre pastorali” effettuate in due successive assemblee plenarie della parrocchia in Settembre e Gennaio. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è un organismo di partecipazione, fortemente voluto dalla Chiesa del Concilio, dovrà essere approvato dal Vescovo ed avrà la durata di un triennio. Le due prime grandi sfide a cui esso è chiamato sono la celebrazione del Cinquantesimo della parrocchia e l’avvio della “Diaconia di quartiere”, cioè la suddivisione del nostro territorio in una decina di rioni, onde poter essere maggiormente vicini, come parrocchia, alle persone più sole e alle famiglie più bisognose.
Ecco i nomi delle 12 persone scelte che hanno accettato l’incarico di formare
il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale 2014
ALESSANDRA BARBAROTTI (pastorale giovanile); ANGELO ROBUSCHI ( p a s t o r a l e della carità); CRISTINA VIGNOLI (attività missionaria); DEBORA SESENNA (catecumenato e pastorale famigliare); EMANUELA VARESI (oratorio e iniziative); FAUSTO NEGRI (catechesi adulti e territorio); GABRIELE COSTA(amministrazione e manutenzione); GIANCARLO RANGONI (associazione scout); GUIDO MORONI (segreteria parrocchiale); PAOLO SCITA (multimediale e pellegrinaggi); ROBERTA GUATELLI (segreteria del consiglio e del notiziario); VALERIA IODURI (catecumenato dal Battesimo alla Comunione). Oltre naturalmente ai 4 aventi diritto per regolamento: MARCO BEGARANI diacono, PIERINO MIGHETTI diacono, ANDREW padre
ROZARIO coadiutore e don FELICE CASTELLANI parroco e presidente.
La parrocchia secondo Papa Francesco
La parrocchia non è una struttura caduca; proprio perchè ha una grande palsticità, può assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e la creatività missionaria del pastore e della comunità: Sebbene certamente non sia l’unica istituzione evangelizzatrice, se è capace di riformarsi e adattarsi costantemente, continuerà ad essere “La Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie”. Questo suppone che realmente stia in contatto con le famiglie e con la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano a se stessi. La parrocchia è presenza ecclesiale nel territorio, ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del dialogo, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione. Attraverso le sue attività, la parrocchia incoraggia e forma i suoi membri perchè siano agenti dell’evangelizzazione. È comunità di comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare, e centro di costante invio missionario. Però dobbiamo riconoscere che l’appello alla revisione e al rinnovamento delle parrocchie non ha ancora dato sufficienti frutti perchè siano ancora più vicine alla gente, e siano ambiti di comunione viva e di partecipazione, e si orientino completamente verso la missione. (Evangelii gaudium n. 28)