Quaranta pellegrini della parrocchia, per otto giorni insieme sulle orme di alcuni tra i santi più noti della Francia, hanno assaporato la ricca varietà dei carismi della fede e della santità in persone di ogni ceto. I fortunati pellegrini hanno visitato con grande emozione i luoghi, le reliquie ed i santuari dove la santità quotidiana è stata vissuta con un amore semplice ed eroico verso Dio e verso il prossimo. Tutti essi provati nella fede. Ma tutti fortemente devoti a Maria e alla Chiesa.
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Accanto alla sua tomba anche quella della sua discepola e collaboratrice Santa Giovanna di Chantal fondatrice con lui delle Suore della Visitazione di Maria a favore dei poveri. Giovanna, pure essa di una nobile famiglia di Digione, sposa al Principe, con otto figli (di cui sette accompagnati da lei stes- sa alla sepoltura) e rimasta presto vedova si dedicò ad una carità smisurata verso i poveri e gli ammalati.
Ad ARS: il Santo curato Giovanni Maria Vienney, patrono di tutti i parroci e che tutti conoscono per la particolare cura delle anime della sua piccola par- rocchia, guidata con la semplicità, la povertà, la preghiera, il confessionale e la penitenza come antidoto al diavolo che lo tentava fisicamente anche di notte. Ritenuto uomo di scarse doti, faticò non poco a diventare prete, dimostrandosi poi un vero grande pastore e asceta.
A PARAY LE MONIAL: Santa Margherita Maria Alacoque, che ha avuto l’incarico direttamente da Cristo che le appariva di frequente, di diffondere la devozione al Sacro Cuore di Gesù , ottenendo dal Papa la istituzione della Solennità del Sacro Cuore e la diffusione della pratica dei Primi Venerdì del mese. In giovane età fece voto di castità ed entrò nell’Ordine della Visitazione di S. Giovanna.
A NEVERS: Santa Bernadette Soubirous, la veggente di Lourdes. Alcuni anni dopo le prodigiose apparizioni che la Signora le aveva concesso alla grot- ta di Massabielle, entra nel convento delle suore della carità a Nevers, dove accudisce gli ammalati con tanta umiltà e professionalità. Muore a soli 35 anni per grave e dolorosa malattia.
Ad ORLEANS: Santa Giovanna d’Arco, famosa eroina che giovanissima guidò la popolazione di Orleans alla liberazione della città dall’oppressione, con il vessillo di Cristo e di Maria. Ritenuta dalle autorità civili e religiose di allora donna fanatica ed indemoniata fu condannata al rogo nella piazza di Rouen, non ancora ventenne. Fu poi riabilitata dalla Chiesa che la proclamò Santa e Patrona di Francia.
A TOURS: San Martino Vescovo. Ricordato soprattutto perchè ancora gio- vane militare divise il suo mantello con un povero, sotto la guida di Sant’Ilario (patrono di Parma) fondò un monastero dove condusse vita ascetica. Eletto Vescovo della sua città, si prodigò nella predicazione e nella cura della carità. È ritenuto protettore dei “traslocanti” perché nella civiltà contadina il cambio di casa di solito avveniva l’11 Novembre, giorno della sua nascita al Cielo.
Ad ALENÇON: i Beati Luigi e Zelia Martin genitori di Santa Teresina. Nella confortevole casa di questi santi genitori siamo sati accolti (fuori orario) da simpatiche suore italiane che ci hanno fatto emozionare durante la vista della cameretta dov’è nata Santa Teresina ed altri otto tra fratelli e sorelle, quasi tutti morti in tenera età. Questa tappa ha avuto il significato di vedere come la santità si può e si deve vivere anche nella normalità di una famiglia: questo è stata molto importante alla chiusura dell’anno della famiglia.
A LISIEUX: Santa Teresa del Bambino Gesù è per antonomasia la Suora dell’infanzia spirituale, come lei si è definita nella sua autobiografia (la famosa “Storia di un’anima” che ha convinto il Papa a definirla Dottore della Chiesa). Dell’Ordine delle Carmelitane, è stata proclamata patrona delle Missioni come S. Francesco Saverio, solo perché, non potendo per scarsa salute andare di persona in terre di missione ha offerto la sua vita per i Missionari che sono “in trincea”. E’ morta a 25 anni.
A PARIGI: San Vincenzo de Paoli, fondatore delle Suore della Carità (una volta chiamate cappellone) da tutti conosciuto come l’apostolo dei poveri e dei derelitti. Nato da umili contadini, in giovanissima età si avvia al sacerdozio che riceverà a 20 anni. Essendo molto intelligente subisce la tentazione della vanità, ma poi incontrando Luisa di Marillac, grande sua collaboratrice dive- nuta pure essa santa, si dedica totalmente agli ultimi come Teresa di Calcutta. Ancor oggi nel mondo operano le cosidette Conferenze di S. Vincenzo per l’assistenza ai bisognosi
Santa Caterina Labouré, a dodici anni ebbe l’apparizione di S. Vincenzo de Paoli che la invitava a entrare nelle sue suore della Carità. Entrata in con- vento ebbe apparizioni dell’Immacolata (ancor prima di Lourdes e addirittura della definizione del dogma!) Le più importanti furono quelle della “Medaglia Miracolosa”, perché fosse diffusa nel mondo la devozione ai cuori di Gesù e Maria.
Il Beato Charles de Foucauld, il santo del nascondimento. Dopo un giovinez- za disordinata, incontra nella chiesa di S. Agostino l’Abate Huvelin, si confessa e si converte; diviene sacerdote e cerca prima a Nazaret e poi nel deserto del Sahara l’ultimo posto in mezzo ai tuaregh, per vivere “come loro” e insieme a Gesù, sempre con lui nell’Eucaristia. Dalla sua spiritualità sono sorte numero- se Famiglie religiose tra cui i “Piccoli Fratelli” e le “piccole Sorelle” presenti in tutto il mondo nei luoghi più umili.
Nella Cattedrale di Notre Dame, la stupenda chiesa dedicata a Nostra Signora Regina, proprio nel giorno della sua festa, il 22 Agosto, abbiamo recato in omaggio a Maria Regina la “corona con le dodici stelle”:
i dodici santi che avevamo incontrato, natu- ralmente tutti devotissimi alla loro Madre e Regina.
A LE MONT SAINT MICHEL infine, in una atmosfera magica e incredibile, l’incontro con l’Arcangelo Michele “che difende il mondo dagli assalti del Maligno”, ha concluso il nostro indimenticabile “Viaggio tra i Santi”.