di Mariachiara Illica Magrini
articolo pubblicato sulla "Gazzetta di Parma" del 15/05/2011
 
presentazione Banca dell'OggettoSi basa sullo scambio, segue la logica del riuso e guarda alla tutela ambientale e alla solidarietà. 
E' la «Banca del'oggetto» che, entro la fine del 2011, muoverà i primi passi in città. Una sorta di mercatino dell’usato con scambi gratuiti (sulla base di crediti e debiti virtuali) che troverà la sua vetrina on-line. 
Ma non è tutto. Perchè l’obiettivo dell’innovativa «Banca» è anche quello di rendere gli oggetti veicolo di relazioni tra chi li cede e chi li utilizzerà di nuovo. 
Come funziona Come? Individuando luoghi precisi per gli scambi: spazi di convivialità, come oratori o sedi di associazioni, in cui si potranno scambiare anche parole e raccontarsi le storie delle cose barattate. 
Come ha spiegato Stefano Gandolfi di Coop Garabombo, intervenuto al Paciolo-D’annunzio nel corso della conferenza stampa di presentazione, «Banca dell’oggetto sarà una delle azioni della già attiva Banca del Tempo in cui gli iscritti scambiano tempo e prestazioni». 
Come iscriversi I lavori sono in corso e la sperimentazione partirà entro fine anno. Iscrivendosi al sito, curato da un moderatore, si segnaleranno oggetti da cedere con relativa descrizione ed immagine e si potrà attingere da quelli altrui. 
Ogni cessione o «acquisto» orgina crediti e debiti di pari entità - indipendenti dal valore monetario degli oggetti - che dovranno tendere al pareggio.
Creata dagli studenti «L'iniziativa - ha continuato Gandolfi - ha impegnato varie realtà nell’ambito del progetto regionale "Lotta alla povertà - beni relazionali" con la partecipazione del Comune di Fidenza, dell’Iis Paciolo D’Annunzio e Itis Berenini di Fidenza e Itis Galilei di San Secondo per l’ideazione del sito e del regolamento».
Un lavoro che ha visto i ragazzi «attivarsi con grande impegno» ha confermato il docente Corrado Lori, presente alla conferenza insieme alla docente Cristina Ferrari, la presidente di Banca del tempo Camilla Marenzoni, Rosanna Pippa di Forum Solidarietà, Ivan Savi di Coop Di Vittorio, il referente di «Famiglie per le famiglie» Marco Begarani, il coordinatore di Sms Massimiliano Nuti e alcuni studenti. 
Altri Comuni Gli studi preliminari hanno coinvolto anche Officine Sms di Salso e Trecasali e oratori di Busseto, Polesine-Zibello.  Hanno inoltre collaborato al progetto - supportato da Forum Solidarietà - Caritas di Fidenza, «Coop di abitanti Di Vittorio, Fidenza Trashware, Coop Garabombo, Legambiente e singoli cittadini.
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